Arte, discorso, storia.
Fonti e prassi dell'arte italiana in una prospettiva storica
Juniorprofessur
Wolf-Dietrich Löhr
Tempo di esecuzione: 2010 – 2021
Per comprendere i complessi oggetti della storia dell'arte nella loro costituzione e funzionalità materiale e tecnica occorre analizzare le condizioni storiche della loro produzione e ricezione. In novelle, cronache, contratti e altri scritti possiamo rinvenire le tracce di un vivace discorso artistico che ci consente un tale approccio. L'individuazione di una terminologia del fare, comprendere e valutare opere d'arte nei diversi strati sociali del pubblico, eseguita attraverso l'analisi di fonti di diversi generi testuali, non viene a riflettere soltanto la simultaneità di concetti opposti dell'agire artistico, ma anche le agitate congiunture del sapere relativo a materiali e tecniche artistiche. Si possono altresì osservare momenti della trasmissione, assimilazione o trasformazione di antichi topoi, così come innovativi abbozzi dell'identità di artista. Nella loro varietà e correlazione, i testi consentono di affinare gli strumenti storico-artistici per indagare – nel dialogo delle discipline – effetti, forme d'uso e interpretazioni di immagini e configurazioni visive nell'ambito di strutture sociali. Alle origini di un approccio storiografico all'arte che vediamo sempre più intensificarsi in Italia a partire dal XIV secolo, vengono definite inoltre narrazioni essenziali di cui percepiamo oggi l'eco negli usi linguistici della teoria e critica d'arte. In tal senso, la messa a fuoco di una terminologia storica offre anche stimoli per una riflessione metodologica sugli attuali discorsi scientifico-accademici.