Michelangelo. Arte - Materia - Lavoro
Convegno
a cura di Alessandro Nova e Vitale Zanchettin
Essere artista fu per Michelangelo un'attività contemporaneamente fisica e intellettuale. Nella sua intera produzione idea e realizzazione costituiscono due dimensioni in costante dialogo, che si manifesta nel rapporto diretto con la materia e nella volontà di dominare personalmente le sue trasformazioni. Il processo concreto di lavorazione quindi condiziona e determina l'opera realizzata tanto quanto l'idea iniziale, anzi è parte sostanziale del processo ideativo e l'endemica tendenza a modificare le proprie idee in fase di realizzazione ne è la conferma.
La continua revisione delle posizioni delle figure nei blocchi di marmo, le variazioni in corso d'opera dei suoi progetti architettonici, ma anche la sovrapposizione di innumerevoli soluzioni in un singolo foglio nei suoi disegni o nelle superfici affrescate e in ultima istanza anche l'ossessiva revisione delle rime, non sono semplicemente manifestazioni esteriori di uno spirito mai soddisfatto dei risultati raggiunti, ma la dimostrazione di una capacità straordinaria di lasciarsi influenzare dall'opera in corso di realizzazione. Il processo di trasformazione della materia, in altre parole il lavoro, rappresenta quindi per Michelangelo una fonte ispiratrice. Possiamo cioè leggere l'opera, in particolare quella non finita, come un'immagine istantanea di quel processo.
Nei grandi artisti del Cinquecento l'ideazione artistica risulta sempre accompagnata da straordinarie capacità di realizzazione e di revisione in corso d'opera, ma nel caso di Michelangelo le capacità di azione diretta sulla materia appaiono del tutto straordinarie, anche in un panorama costellato da figure di eccezionale levatura artistica e intellettuale.
A partire da una riflessione sulla materia e sul lavoro artistico il convegno intende proporre una serie di interventi dedicati ai modi in cui il processo di lavorazione condiziona e determina le forme dell'opera realizzata. Il sodalizio sostanziale tra mano e intelletto fornisce quindi una base per riflettere su questioni di stringente attualità, in un tempo, il nostro, che sembra aver sancito un distacco netto tra mondo della produzione materiale dell'opera e il mondo delle idee.
Foto © Musei Vaticani
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