Conferenza serale

Lucia Simonato: A seconda del punto di vista. Episodi di critica berniniana tra fine Ottocento e primo Novecento

(Foto: Giandonato Tartarelli/SNS)

La conferenza prenderà in considerazione diversi episodi di ricezione berniniana tra fine Ottocento e primo Novecento. Tenendo sullo sfondo la nuova attenzione per l'arte barocca della Kunstwissenschaft tedesca, verranno messi a fuoco aspetti di display e di fortuna fotografica delle opere berniniane, così come vicende espositive poco note e vari testi dell'epoca dedicati allo scultore seicentesco alla luce della crescente curiosità di letterari e artisti europei per la sua produzione e la sua figura. Analizzando in particolar modo il contesto degli sforzi italiani, tra riallestimento urbano della capitale e vacillazioni teoriche, tesi ad identificare (dopo la presa di Roma) in Bernini un nuovo eroe nazionale, si cercherà dunque di offrire anche un inedito punto di osservazione, propositivo e privilegiato, per tornare a riflettere sul grande artista e sulla complessità storica della sua definizione critica.

 

Lucia Simonato si è formata alla Scuola Normale Superiore, dove attualmente è ricercatrice ed insegna come professoressa aggregata. È stata borsista post-dottorale al Kunsthistorisches Institut, Paul Mellon Visiting Senior Fellow al CASVA di Washington DC (2013), Chercheuse invitée dell'INHA di Parigi (2016) e nel prossimo autunno sarà ospite a Villa I Tatti come Wallace Fellow. Si è occupata di scultura barocca, letteratura artistica europea tra Sei e Settecento, committenza pontificia in età moderna. Tra le sue pubblicazioni si possono ricordare le due monografie «Impronta di Sua Santità». Urbano VIII e le medaglie (2008) e Bernini scultore. Il difficile dialogo con la modernità (2018); tra i volumi che ha curato Die Künstler der «Teutschen Academie» von Joachim von Sandrart: Aus aller Herren Länder, insieme a Susanne Meurer e Anna Schreurs-Morét (2015), e Il cardinale Gianfrancesco Albani e le arti tra Roma e Urbino. Il ritratto ritrovato, in occasione della mostra omonima organizzata ad Urbino nell'estate 2017.

11 giugno 2019, ore 18:00

Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut

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