Mostra online
ART HISTORY WITH A CAMERA
The photography of Ralph Lieberman
Una mostra online della Fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut
L'importanza della fotografia per una disciplina come la storia dell'arte è ben nota. Le fotografie non solo forniscono agli storici dell'arte materiale di lavoro, ma hanno anche contribuito in modo decisivo all’elaborazione degli strumenti metodologici e al consolidamento del canone in questa disciplina. Ogni fotografia è di per sé un'interpretazione da parte del fotografo, e non pura riproduzione dell'opera ritratta. In collezioni fotografiche come quella della Fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut studiose e studiosi possono trovare non di rado più immagini di una stessa opera scattate da fotografi diversi. Anche questa ricchezza attribuisce rilevanza a tali collezioni, perché fotografie differenti offrono prospettive molto diverse sulle opere rappresentate e quindi punti di partenza diversi per un approfondimento scientifico.
Tra i fotografi presenti nella Fototeca figura Ralph Lieberman, che è anche storico dell'arte. Forse proprio questo è il motivo per cui nelle sue fotografie coltiva un approccio più personale in luogo di uno stile distaccato e documentario. In questa mostra online presentiamo una selezione di fotografie di Ralph Lieberman provenienti in gran parte dalla collezione della Fototeca. La carriera fotografica di Lieberman iniziò con gli scatti da lui eseguiti per illustrare la sua tesi di dottorato. Da allora non ha mai smesso di interrogarsi sulle possibilità, ma anche sui limiti della fotografia per la storia dell'arte – queste riflessioni emergono negli scatti, nella sua attività didattica e in molte delle sue pubblicazioni. La Fototeca possiede oltre 2000 stampe fotografiche di Lieberman che, in linea con il profilo della collezione di Firenze, ritraggono in prevalenza edifici e opere d’arte dell’Italia settentrionale e centrale. Per gentile concessione dell'Institute of Fine Arts dell'Università di Harvard, che alcuni anni fa ha acquisito parte dell'archivio di negativi analogici di Lieberman, le foto sono state digitalizzate nel 2020 e sono ora a disposizione del pubblico e per la ricerca attraverso la Fototeca Digitale.