Presentazione del progetto

*Postponed*
Ihor-Andrij Zhuk:
Il conte Leon Pininski e la sua quadreria nell’ambito culturale della città ucraina di Leopoli

Il salotto del rinascimento italiano nella villa del conte Leon Pininski a Leopoli, inizio del secolo XX. Cracovia, Biblioteca Jagellonica, BJ Rkp. 10056 III, f. 133.

*This event has been postponed until further notice*

Il nome del conte Leon Pininski (1857–1938) è menzionato nella storiografia moderna soprattutto con riferimento al contesto della vita politica della regione della Galizia. Pininski è stato infatti un eminente politico e come governatore della provincia austriaca ha svolto una significativa attività come mecenate, collezionista e storico dell’arte, e ha dato un rilevante contributo alla vita artistica e culturale della città di Leopoli e della regione, sostenendo la realizzazione di mostre importanti, contribuendo con donazioni al patrimonio dei musei e coltivando la formazione di una scuola regionale di storia dell’arte. Questi eventi si collocano nel tempo del più grande sviluppo economico, urbanistico e culturale della città di Leopoli, cioè in un’epoca che vide la formazione dei primi musei e la crescita del collezionismo.

Un fenomeno unico in questo contesto culturale è stata la formazione della sua collezione privata. Infatti, nella sua villa a Leopoli, talvolta definita dai contemporanei “un museo”, egli ha raccolto circa 1600 oggetti d’arte di artisti italiani, olandesi, polacchi e inglesi. In particolare Pininski ha costituito una quadreria delle opere rinascimentali italiane, a quel tempo ascritte ai più grandi maestri come Raffaello, Perugino, Mantegna, Bellini, Tiziano. Quelli erano i nomi che suscitavano la sua passione per l’arte italiana e come “eminente conoscitore dell’arte rinascimentale” egli ha dedicato gran parte delle sue ricerche a questo argomento. Negli anni Trenta la sua collezione è stata divisa tra i tre maggiori musei ucraini e polacchi: la Galleria Comunale d’Arte di Leopoli (ora la Galleria Nazionale d’Arte), il Museo dei conti Lubomirski a Leopoli e il Castello Reale di Wawel a Cracovia.

La mia ricerca è dedicata ai suoi interessi come un ricercatore e collezionista di arte rinascimentale italiana. L’obiettivo primario è analizzare il contesto culturale in cui si è formata la sua collezione, i suoi orientamenti, il suo gusto, e quindi le opere di artisti italiani presenti nella sua quadreria. Il progetto di ricerca è sostenuto dal Goethe-Institut grazie al programma di mobilità del “Culture Moves Europe”.

 

Ihor-Andrij Zhuk si è laureato nel 2017 in Storia dell’Arte presso l’Accademia nazionale d’Arte di Leopoli. Nel 2016 ha cominciato a lavorare nella Galleria Nazionale dell’Arte a Leopoli come ricercatore, di cui è stato, dal 2017 al 2022, curatore della collezione della pittura europea dal XIV al XVIII secolo. Nel 2022 ha svolto un tirocinio nel Castello Reale di Wawel a Cracovia grazie alla borsa di studio “Gaude Polonia” dal Ministero dei Beni culturali di Polonia. Dal 2020 fa la tesi del dottorato sulla pittura caravaggesca dei musei ucraini, polacchi e slovacchi presso l’Accademia nazionale d’Arte di Leopoli.

20 giugno 2023, ore 11:00

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