Conferenza serale

Mauro Mussolin: Palinsesti. Michelangelo e la carta

A un primo sguardo la carta appare bidimensionale e piatta, ma a ben guardare essa ha consistenza e volume ben definiti. Piegati o strappati, riscritti o riciclati, i fogli possiedono una materialità sulla quale si registrano fedelmente le manipolazioni subite nel tempo.
Tale è la natura dei palinsesti e nessun artista al pari di Michelangelo sembra essere stato così determinato nello strutturare il proprio corpus cartaceo come un'opera-palinsesto. Frugale nell'utilizzo e ossessivo nella custodia, conservò le sue carte per decenni, per poi decidere di riciclare i fogli senza indugio, riscrivendo e ridisegnando su di essi, fino a destinarli al fuoco in due momenti cruciali e ben documentati della sua vita.
La critica ha privilegiato una lettura basata su una evoluzione lineare delle singole invenzioni michelangiolesche, funzionale alla costruzione di una storia dell'arte occidentale dalle "magnifiche sorti e progressive". Ma cosa veramente furono questi fogli per il loro autore?
Michelangelo appunta su carta le immagini istantanee di un dialogo con un ignoto interlocutore, corregge la mano all'assistente, schizza e motteggia scherzando con amici e garzoni, e ancora cancella, riscrive, strappa, ripiega e ridisegna. Questo corpus di documenti casualmente sopravvissuti costituisce un complesso e stratificato archivio della sua memoria artistica e lo specchio più fedele per osservare il fluido scaturire dei pensieri e lo scorrere articolato della mano. Nella relazione verranno presentate alcune nuove ricomposizioni di fogli, si mostreranno inedite visualizzazioni di tracce e disegni sovrapposti, si ricostruirà la sequenza di alcuni disegni noti e meno noti.


Mauro Mussolin, dottorato all'Università IUAV di Venezia, è attualmente Gastwissenschaftler al Kunsthistorisches Institut in Florenz.
Oltre che su Michelangelo, i suoi interessi hanno riguardato i processi di santificazione dei luoghi, gli intrecci tra identità locale e architettura, le trasformazioni urbane e del paesaggio nell'Italia moderna, gli strumenti della progettazione architettonica attraverso disegni e modelli.
È stato fellow a Villa I Tatti-The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies, CASVA-The National Gallery of Art in Washington DC, The Getty Research Institute in Los Angeles, The Metropolitan Museum of Art in New York, The Italian Academy at Columbia University. Ricercatore alla Scuola Normale Superiore di Pisa ha insegnato alla New York University Florence. Abilitato come professore di seconda fascia in storia dell'architettura è stato invitato come visiting professor al Kunsthistorisches Institut in Florenz, alla University of Virginia in Charlottesville, e alla École Polytechnique Fédérale de Lausanne. Nel 2015 ha ricevuto The Henry and Judith Millon Award on History of Architecture.

05 marzo 2019, ore 18:00

Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut

Palazzo Grifoni Budini Gattai
Via dei Servi 51
50122 Firenze

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