Giorgio Vasari e il cantiere delle Vite del 1550

Convegno internazionale

Organizzazione scientifica: Silvia Ginzburg (Università di Roma Tre) e Barbara Agosti (Università di Roma Tor Vergata)

Kunsthistorisches Institut in Florenz - Max-Planck-Institut in collaborazione con l'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", l'Università degli Studi Roma Tre e l'Université de Genève

L'immensa fortuna della seconda edizione delle Vite di Giorgio Vasari (Firenze, Giunti 1568) ha oscurato il carattere di assoluta novità della prima, data alle stampe da Lorenzo Torrentino nel 1550, rimasta per secoli in un cono d'ombra e a tutt'oggi paradossalmente poco indagata dagli studi.

Nella ricorrenza del cinquecentenario della nascita di Vasari (1511-1574), le giornate di studio organizzate presso il Kunsthistorisches Institut di Firenze (26-28 aprile 2012) sono dedicate a riconsiderare la Torrentiniana non solo nell'imprescindibile confronto con la Giuntina, ma da molteplici punti di vista, al fine di mettere a fuoco la genesi del testo e l'origine delle radicali innovazioni del suo impianto critico, ristabilendo l'intreccio, decisivo e tuttavia spesso trascurato, tra le tappe e i modelli dell'affermazione del Vasari storiografo e lo svolgimento dell'attività del Vasari artista.

A questo scopo i diversi contributi si propongono di considerare in parallelo gli sviluppi della sua cultura figurativa e le fasi di preparazione del libro, riconsiderandoli nei differenti contesti in cui Vasari fu attivo tra gli anni Trenta e gli anni Quaranta del Cinquecento: dai soggiorni romani, così centrali per la formazione del giovane artista e non meno importanti per l'acquisizione degli strumenti critici dello scrittore, ai primi contatti con l'ambiente fiorentino, dalla lunga stagione di viaggi del quinto decennio (da Bologna a Venezia a Napoli alla Romagna), passaggio cruciale per la raccolta di notizie finalizzate alla stesura del libro, ai tentativi di affermazione nella cerchia farnesiana, fino agli impegni per papa Giulio III Del Monte, ormai in concomitanza con il compimento e la pubblicazione delle Vite a Firenze, alla vigilia del radicamento di Giorgio nella corte di Cosimo I.

Alcuni specialisti del Vasari, che si sono occupati dell'opera dell'artista e dello storiografo, e altri studiosi che nell'utilizzarne il testo come fonte di dati e di notizie non trascurano di misurare l’impronta che esso continua a lasciare ancora oggi sulla idea della periodizzazione, sul giudizio sulle opere, le tecniche, gli stili dell'arte del passato, sullo statuto stesso della storia dell'arte, presenteranno le loro ricerche.

L'obiettivo è tentare di ricostruire, combinando queste diverse esperienze, il mondo di interlocutori, riferimenti e modelli visivi e letterari entro cui maturò e prese corpo la Torrentiniana prima che l'opera, concepita in una differente congiuntura, approdasse infine alla Firenze medicea.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Kunsthistorisches Institut in Florenz - Max-Planck-Institut
Palazzo Grifoni - Seminarraum
Via dei Servi 51
50122 Firenze
Barbara Agosti  
E-Mail:agosti@...
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