Michel Plaisance: Vasari e Alessandro de'Medici: arte e ideologia
Conferenza in occasione del ciclo di conferenze "I Mondi del Vasari" presso l'Accademia delle Arti del Disegno, Firenze
Questo intervento si propone di mostrare come Vasari si inserì pienamente nella corte di Alessandro de' Medici, quali furono le sue relazioni, la sua posizione e la sua azione. Più particolarmente, grazie alle lettere, si studierà come funzionò il triangolo Alessandro, Vasari, Pietro Aretino. Indubbiamente per Vasari fu un periodo di formazione ricco d'esperienze, breve e piuttosto felice, che durò solo quattro anni dalla fine del 1532 all'inizio del 1537, ma che si chiuse tragicamente quando il duca fu ucciso da Lorenzino de' Medici.
Michel Plaisance (1936) è Professeur émérite. Ha insegnato alla Sorbona (Faculté des Lettres et Sciences Humaines de Paris), e nelle università Paris VIII-Vincennes e Paris III-La Sorbonne Nouvelle. Fin dalla sua creazione è membro del CIRRI (Centre Interuniversitaire de Recherche sur la Renaissance Italienne: http://www.cirri-paris.org). Ha fondato nel 1972 l'équipe de recherche Culture et société au XVIème siècle (Paris VIII) che nel 1989 diventa Centre de recherche Culture et société en Italie aux XVème, XVIème et XVIIème siècles (Paris III).
Tra le sue più recenti pubblicazioni:
L'Accademia e il suo principe. Cultura e politica a Firenze al tempo di Cosimo I e di Francesco de' Medici, Manziana, Vecchiarelli, 2004; Antonfrancesco Grazzini (1505-1584). Écrire dans la Florence des Médicis, Manziana, Vecchiarelli, 2005; Florence in the Time of the Medici. Public Celebrations, Politics, and Literature in the Fifteenth and Sixteenth Centuries, Toronto, Centre for Reformation and Renaissance Studies, 2008; Festa, teatro e politica nelle Firenze del Rinascimento, Lucca, Maria Pacini Fazzi, 2008; Florence: fêtes, spectacles et politique à l'époque de la Renaissance, Manziana, Vecchiarelli, 2008; Les années trente du XVIème siècle italien, actes du colloque international de 2004, réunis et présentés par D. Boillet et M. Plaisance, Paris, CIRRI, 2007.
Il ciclo di conferenze "I Mondi del Vasari: Accademia, Lingua, Religione, Storia, Teatro" è organizzato dal Kunsthistorisches Institut in Florenz - Max-Planck-Institut in collaborazione con l'Accademia delle Arti del Disegno, Firenze
a cura di Alessandro Nova e Luigi Zangheri
Per secoli, sino a oggi, 'Le Vite' di Giorgio Vasari sono state consultate per ottenere informazioni più o meno attendibili sugli artisti da lui trattati e sulle loro opere. Si dovette invece attendere l'inizio del Novecento perché la Scuola di Vienna, con il suo interesse per le fonti e la letteratura artistica, esprimesse finalmente il giusto apprezzamento per il sofisticato impianto teorico del grande libro progettato dallo storico aretino. Da allora gli studi sui proemi e sui concetti critici dell'opera vasariana sono diventati sempre più numerosi, ma 'Le Vite' sono un testo così ricco da sollecitare di continuo nuove indagini. Restando nel campo della storia dell'arte, se l'alto valore teorico dei suoi testi è stato da tempo riconosciuto, non si è ancora messo in luce a sufficienza come il Vasari fosse stato tra i primi a promuovere strumenti di ricerca e metodi inediti quali la storia orale, l'analisi stilistica e iconografica, lo studio delle tecniche e dei materiali nonché una forma di 'connoisseurship' basata sulla funzione e sullo stile delle opere. Se ci spostiamo invece in altre direzioni, noteremo subito come la grandiosa articolazione del capolavoro vasariano investa una vasta gamma di temi. Ad esempio, descrivendo nella biografia dedicata a Raffaello un affresco nella Stanza dell'Incendio in Vaticano, Vasari scrive: "Oltra che tutti i cardinali, vescovi, camerieri, scudieri, cubiculari, sono in pontificale a' loro luoghi a sedere ordinatamente, come costuma la cappella." Lo storico ci dice che l'affresco dell'Urbinate è un documento visivo attendibile per ricostruire il cerimoniale di corte e in effetti 'Le Vite' sono una fonte viva e insostituibile per tanti aspetti della società rinascimentale che esulano dalla storia dell'arte in senso stretto: dalla medicina al diritto, dalla musica al teatro, dalle feste in costume alla politica. Le biografie scritte dal Vasari raccontano pertanto un mondo molto più vasto di quello animato dalle botteghe artistiche.
La serie di conferenze organizzata congiuntamente dal Kunsthistorisches Institut in Florenz - Max-Planck-Institut e dall'Accademia del Disegno intende celebrare questa complessità multidisciplinare del testo vasariano, per sottrarlo a una prospettiva specialistica che ne limita l'orizzonte. 'Le Vite' sono una fonte cruciale del Cinquecento italiano non solo per gli storici dell'arte, ma anche per quelli del teatro, dello spettacolo, della lingua, della letteratura e dei conflitti religiosi.
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Sala delle Adunanze
Via Orsanmichele 4
50123 Firenze
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