Michael Cole: Scultura e urbanistica nel granducato di Ferdinando I

Conferenza serale / Abendvortrag

Il cardinale Ferdinando de' Medici visse a Roma durante i regni di Gregorio XIII e Sisto V, papi che avevano trasformato la città con l'istallazione di fontane e obelischi nelle sue piazze più importanti. Quando, nel 1587, Ferdinando successe al fratello come Granduca di Toscana, portò con sé a Firenze un ricordo di quell'esperienza, commissionando monumenti equestri per due piazze della sua capitale, statue di sé per le altre città che governava e altri interventi urbanistici significativi. Questi progetti, a modo loro, rispondevano alla tradizione locale rappresentata dalle statue in Piazza della Signoria e altrove. Sia nella loro forma che nella loro collocazione, però, erano anche in contrasto con il loro ambiente. La conferenza sposta lo studio della scultura dall'ambito puramente contestuale a quello politico, vale a dire invita a passare dall'analisi della relazione degli oggetti con gli spazi a quella dei conflitti politici commemorati o sottaciuti dagli oggetti stessi.

Michael Cole ha studiato filiosofia al Williams College e storia dell'arte alla Princeton University. Dal 1999 al 2003 ha insegnato all'Università della North Carolina a Chapel Hill e dal 2003 è Associate Professor e Graduate Chair all'Università della Pennsylvania. Ha ottenuto borse di studio per il Kunsthistorisches Institut di Firenze (1996-98), l'Accademia Americana a Roma (2001-2002) e la Villa I Tatti (2006-2007). È autore di varie pubblicazionisull'arte del Rinascimento e del Barocco: fra i suoi libri si segnalano Cellini and the Principles of Sculpture (2002) e la curatela di alcuni volumi sulla storia dello studio dell'artista, sulla figura del pittore-acquafortista e sull'idolatria. I materiali della conferenza derivano da un libro appena completato sulla scultura e l'architettura fiorentina nel tardo Cinquecento e nel primo Seicento.

Michael Cole ist Associate Professor für Italienische Renaissance und Barockkunst an der University of Pennsylvania.

Er ist der Autor von "Cellini and the Principles of Sculpture" (Cambridge 2002), der Mitautor von "The Early Modern Painter-Etcher" (Penn State 2006), und der Mitherausgeber von "Inventions of the Studio: Renaissance to Romanticism" (Chapel Hill, 2004) ebenso wie von "Idols in the Age of Age: Objects and Devotions in the Early Modern World" (Ashgate, 2008).

Von 1996 bis 1998 war er Fellow am Kunsthistorischen Institut, von 2006 bis 2007 an der Villa I Tatti - The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies.

Kunsthistorisches Institut in Florenz - Max-Planck-Institut
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