Matinée
Tiziana Serena: La fotografia prima della fotografia. L'opera di Eugène Piot attraverso l’analisi dei negativi di carta al sale

Solitamente abbordati in absentia del positivo, nel corso dell'ultimo decennio i negativi stanno conquistando una crescente attenzione negli studi di storia della fotografia. Precedendo la nascita e la diffusione di una moderna produzione e commercializzazione delle immagini, la fotografia con negativi e positivi su carta al sale è una tecnica e una pratica che in Italia si diffonde sul finire degli anni Quaranta dell'Ottocento in un'intensa e breve stagione di sperimentazione, durante la quale più operatori, italiani e stranieri, condividono tecniche e soluzioni figurative.
L'opera di Eugène Piot realizzata in Italia è particolarmente emblematica per il trattamento che riserva ai negativi, finemente lavorati per modulare il chiaro-scuro con numerosi strati di carta velina oltre agli usuali interventi manuali. Allievo di Gustave Le Gray, amatore d'arte, collezionista e pubblicista, Piot è noto negli studi per aver concepito il primo volume fotografico sulla penisola, della quale è un profondo conoscitore. Solo l'analisi della materialità di un corpus eccezionale di negativi di carta dedicati al celebre progetto editoriale incompiuto, L'Italie monumentale (1851–1853), permette di verificare filologicamente le varie fasi del processo di produzione fotografica: dalla scelta del punto di vista per la ripresa fotografica, fino alla selezione operata fra i negativi per procedere alla stampa.
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18 February 2020, 10:00am
Kunsthistorisches Institut in Florenz
Max-Planck-Institut
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