Carlo Ginzburg: Le due prospettive. Su Vasari e un elemento della sua fortuna

Conferenza in occasione del ciclo di conferenze "I Mondi del Vasari" presso l'Accademia delle Arti del Disegno, Firenze

Fino a che punto l'idea di progresso delle arti che aveva ispirato le 'Vite' di Vasari contribuì ad alimentare le riflessioni ottocentesche sul progresso? Fino a che punto le riflessioni ottocentesche sul progresso suggerirono una nuova lettura delle 'Vite' di Vasari? Due domande intrecciate, cui si cercherà di rispondere analizzando un caso specifico, per più versi significativo.

Carlo Ginzburg (Torino, 1939) ha insegnato all'Università di Bologna, a UCLA, alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Ha ricevuto il premio Aby Warburg (1992), l'Humboldt-Forschungspreis (2007), il premio Balzan per la storia d'Europa 1400-1700 (2010).

Ha scritto tra l'altro: I benandanti (1966); Il formaggio e i vermi (1976); Indagini su Piero (1981); Miti emblemi spie (1986); Storia notturna (1989); Il giudice e lo storico (1991); Occhiacci di legno (1998); Rapporti di forza (2000); Nessuna isola è un'isola (2002); Il filo e le tracce: vero falso finto (2006). I suoi libri sono tradotti in più di 20 lingue.

Il ciclo di conferenze "I Mondi del Vasari: Accademia, Lingua, Religione, Storia, Teatro" è organizzato dal Kunsthistorisches Institut in Florenz - Max-Planck-Institut in collaborazione con l'Accademia delle Arti del Disegno, Firenze

a cura di Alessandro Nova e Luigi Zangheri

Per secoli, sino a oggi, 'Le Vite' di Giorgio Vasari sono state consultate per ottenere informazioni più o meno attendibili sugli artisti da lui trattati e sulle loro opere. Si dovette invece attendere l'inizio del Novecento perché la Scuola di Vienna, con il suo interesse per le fonti e la letteratura artistica, esprimesse finalmente il giusto apprezzamento per il sofisticato impianto teorico del grande libro progettato dallo storico aretino. Da allora gli studi sui proemi e sui concetti critici dell'opera vasariana sono diventati sempre più numerosi, ma 'Le Vite' sono un testo così ricco da sollecitare di continuo nuove indagini. Restando nel campo della storia dell'arte, se l'alto valore teorico dei suoi testi è stato da tempo riconosciuto, non si è ancora messo in luce a sufficienza come il Vasari fosse stato tra i primi a promuovere strumenti di ricerca e metodi inediti quali la storia orale, l'analisi stilistica e iconografica, lo studio delle tecniche e dei materiali nonché una forma di 'connoisseurship' basata sulla funzione e sullo stile delle opere. Se ci spostiamo invece in altre direzioni, noteremo subito come la grandiosa articolazione del capolavoro vasariano investa una vasta gamma di temi. Ad esempio, descrivendo nella biografia dedicata a Raffaello un affresco nella Stanza dell'Incendio in Vaticano, Vasari scrive: "Oltra che tutti i cardinali, vescovi, camerieri, scudieri, cubiculari, sono in pontificale a' loro luoghi a sedere ordinatamente, come costuma la cappella." Lo storico ci dice che l'affresco dell'Urbinate è un documento visivo attendibile per ricostruire il cerimoniale di corte e in effetti 'Le Vite' sono una fonte viva e insostituibile per tanti aspetti della società rinascimentale che esulano dalla storia dell'arte in senso stretto: dalla medicina al diritto, dalla musica al teatro, dalle feste in costume alla politica. Le biografie scritte dal Vasari raccontano pertanto un mondo molto più vasto di quello animato dalle botteghe artistiche.

La serie di conferenze organizzata congiuntamente dal Kunsthistorisches Institut in Florenz - Max-Planck-Institut e dall'Accademia del Disegno intende celebrare questa complessità multidisciplinare del testo vasariano, per sottrarlo a una prospettiva specialistica che ne limita l'orizzonte. 'Le Vite' sono una fonte cruciale del Cinquecento italiano non solo per gli storici dell'arte, ma anche per quelli del teatro, dello spettacolo, della lingua, della letteratura e dei conflitti religiosi.

Accademia delle Arti del Disegno
Sala delle Adunanze
Via Orsanmichele 4
50123 Firenze
Prof. Dr. Alessandro Nova  
Telefon:+39 055 24911-85
E-Mail:dirnova@...
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