Mostra
Unboxing Photographs
Lavorare nell'archivio fotografico
Una mostra del progetto collettivo "Foto-oggetti – Fotografie come oggetti (di ricerca) in archeologia, etnologia e storia dell'arte"
Partner: Fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut; Institut für Europäische Ethnologie della Humboldt-Universität zu Berlin; Sammlung Fotografie della Kunstbibliothek e Antikensammlung, Staatliche Museen zu Berlin

"Unboxing Photographs. Lavorare nell'archivio fotografico" apre le scatole di quattro archivi fotografici per esporre la varietà materiale di fotografie come oggetti tridimensionali: dai negativi su lastra di vetro, alla pellicola 35 mm, fino alle stampe all'albume o alla gelatina ai sali d'argento. Nella pratica quotidiana dell'archivio questi foto-oggetti vengono presi in mano, girati e rivoltati, muniti di didascalie, tagliati, incorniciati, incollati in album, stampati e inviati o caricati su internet. Anche stampe a contatto, schede di registrazione o consultazione, cartoni di supporto e naturalmente lo schermo del computer fanno parte di un foto-oggetto, o meglio: lo costituiscono. A partire dal XIX secolo, l'archeologia, l'etnologia e la storia dell'arte lavorano con fotografie che vengono raccolte in archivi. Qui esse vengono registrate, manipolate e ordinate secondo determinati criteri, affinché diventino documenti utilizzabili per gli studi scientifici. Queste azioni mutano la loro consistenza fisica e lasciano delle tracce. Pertanto le fotografie non sono né oggettive né atemporali. Considerarle come oggetti, e non soltanto come immagini, ci permette di raccontare le loro molteplici storie. La mostra si interroga sulle comuni convenzioni che improntano la percezione e la rappresentazione delle fotografie, anche in contesto accademico-scientifico – ad esempio le modalità di esposizione museale alla parete montate su passepartout – e indaga nuove possibilità espositive. Il lavoro con gli oggetti fotografici è anche al centro degli interventi artistici di JUTOJO, Ola Kolehmainen, Joachim Schmid, Elisabeth Tonnard e Akram Zaatari, integrati nel percorso della mostra.
Concetto curatoriale: Julia Bärnighausen, Costanza Caraffa, Stefanie Klamm, Franka Schneider, Petra Wodtke
Partner
in cooperazione con
con il sostegno di
16 febbraio – 27 maggio 2018
Staatliche Museen zu Berlin - Kunstbibliothek
Kulturforum
Matthäikirchplatz 6
10785 Berlin
Orari di Apertura
Mar–Ven, 10.00–18.00
Sab–Dom, 11.00–18.00