Lina Bolzoni: Le parole dei poeti nelle 'Vite' del Vasari

Conferenza in occasione del ciclo di conferenze "I Mondi del Vasari" presso l'Accademia delle Arti del Disegno, Firenze

Punto di partenza è il modo in cui, nelle Vite, Vasari legge la poesia: quale è il suo punto di vista, in che modo usa le parole dei poeti per costruire le sue biografie. In particolare ci si soffermerà sul ritratto, terreno di confronto e competizione tra parola e immagine da lunghissimo tempo, e nella tradizione italiana a cominciare almeno da Petrarca. Vasari nello stesso tempo registra e canonizza lo stretto rapporto che si era venuto a creare fra letteratura e arti figurative, e la funzione di auctoritates svolta in questo senso dai grandi poeti.

Lina Bolzoni, è docente di Letteratura italiana presso la Scuola Normale Superiore.

Nel dicembre 2000 ha fondato, presso la Scuola Normale, il Centro per l'elaborazione informatica di testi e immagini nella tradizione letteraria (www.ctl.sns.it).

E' stata invitata come "visiting professor" dall'Università di Harvard , dalla "University of California" di Los Angeles, dalla New York University, dal Collège de France, dall'Ecole Normale Supérieure e come "visiting scholar" da "The Getty Center for the History of Art and the Humanities", Santa Monica (California). E' stata Fellow a Oxford, presso Christ Church e All Souls college.

Nel 1989 ha curato la parte iniziale della mostra "La fabbrica del pensiero. Dall'arte della memoria alle neuroscienze" (Firenze, Forte Belvedere; 1990 Parigi, Cité des Sciences et de l'Industrie).

Ha collaborato alle pagine culturali del "Sole 24 ore" e del "Corriere della sera".

Fra i suoi libri, La stanza della memoria. Modelli letterari e iconografici nell'età della stampa (Torino, Einaudi, 1995; ristampa 2003), tradotto in inglese, francese, spagnolo e giapponese; La rete delle immagini. Predicazione in volgare dalle origini a Bernardino da Siena, Torino, Einaudi, 2002 (tradotto in inglese e in giapponese) che ha vinto il premio Brancati per la saggistica, il premio speciale del Presidente del Premio Viareggio, il premio della Modern Language Association of America; Poesia e ritratto nel Rinascimento,Bari, Laterza, 2008; Il cuore di cristallo. Ragionamenti d'amore, poesia e ritratto nel Rinascimento, Torino, Einaudi, 2010.

E' membro onorario di Modern Language Association, e socia di American Philosophical Society, dell'Académie des Inscriptions et Belles Lettres, della Accademia Nazionale dei Lincei.

L'attività di ricerca ha riguardato: i rapporti fra letteratura e filosofia fra Cinque e Seicento (con studi su Tommaso Campanella, Francesco Patrizi da Cherso e sulla letteratura utopica); l'oratoria sacra e profana; l'arte della memoria e i suoi rapporti con pratiche letterarie e figurative.

Il ciclo di conferenze "I Mondi del Vasari: Accademia, Lingua, Religione, Storia, Teatro" è organizzato dal Kunsthistorisches Institut in Florenz - Max-Planck-Institut in collaborazione con l'Accademia delle Arti del Disegno, Firenze

a cura di Alessandro Nova e Luigi Zangheri

Per secoli, sino a oggi, 'Le Vite' di Giorgio Vasari sono state consultate per ottenere informazioni più o meno attendibili sugli artisti da lui trattati e sulle loro opere. Si dovette invece attendere l'inizio del Novecento perché la Scuola di Vienna, con il suo interesse per le fonti e la letteratura artistica, esprimesse finalmente il giusto apprezzamento per il sofisticato impianto teorico del grande libro progettato dallo storico aretino. Da allora gli studi sui proemi e sui concetti critici dell'opera vasariana sono diventati sempre più numerosi, ma 'Le Vite' sono un testo così ricco da sollecitare di continuo nuove indagini. Restando nel campo della storia dell'arte, se l'alto valore teorico dei suoi testi è stato da tempo riconosciuto, non si è ancora messo in luce a sufficienza come il Vasari fosse stato tra i primi a promuovere strumenti di ricerca e metodi inediti quali la storia orale, l'analisi stilistica e iconografica, lo studio delle tecniche e dei materiali nonché una forma di 'connoisseurship' basata sulla funzione e sullo stile delle opere. Se ci spostiamo invece in altre direzioni, noteremo subito come la grandiosa articolazione del capolavoro vasariano investa una vasta gamma di temi. Ad esempio, descrivendo nella biografia dedicata a Raffaello un affresco nella Stanza dell'Incendio in Vaticano, Vasari scrive: "Oltra che tutti i cardinali, vescovi, camerieri, scudieri, cubiculari, sono in pontificale a' loro luoghi a sedere ordinatamente, come costuma la cappella." Lo storico ci dice che l'affresco dell'Urbinate è un documento visivo attendibile per ricostruire il cerimoniale di corte e in effetti 'Le Vite' sono una fonte viva e insostituibile per tanti aspetti della società rinascimentale che esulano dalla storia dell'arte in senso stretto: dalla medicina al diritto, dalla musica al teatro, dalle feste in costume alla politica. Le biografie scritte dal Vasari raccontano pertanto un mondo molto più vasto di quello animato dalle botteghe artistiche.

La serie di conferenze organizzata congiuntamente dal Kunsthistorisches Institut in Florenz - Max-Planck-Institut e dall'Accademia del Disegno intende celebrare questa complessità multidisciplinare del testo vasariano, per sottrarlo a una prospettiva specialistica che ne limita l'orizzonte. 'Le Vite' sono una fonte cruciale del Cinquecento italiano non solo per gli storici dell'arte, ma anche per quelli del teatro, dello spettacolo, della lingua, della letteratura e dei conflitti religiosi.

Accademia delle Arti del Disegno
Sala delle Adunanze
Via Orsanmichele 4
50123 Firenze
Prof. Dr. Alessandro Nova  
Telefon:+39 055 24911-85
E-Mail:dirnova@...
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