Istituto

Il Kunsthistorisches Institut in Florenz si propone come un laboratorio di ricerca di base nella storia dell'arte in dialogo con altre discipline. Fondato nel 1897, è un istituto della Società Max Planck dal 2002. La sua ricerca è dedicata alle storie dell'arte e dell'architettura in una prospettiva transculturale e globale, con particolare attenzione all'Italia, all'Europa e al Mediterraneo. Una delle principali finalità dei progetti e delle collaborazioni è quella di combinare la ricerca storica con l'impegno critico nei dibattiti e nelle sfide attuali, come l'ecologia, il patrimonio, l'urbanizzazione, le migrazioni e la diversità; le pratiche estetiche e artistiche; i media e le culture materiali; la trasformazione digitale e il futuro dei musei. L'istituto è particolarmente dedito a sostenere i giovani studiosi, mentre la sua rinomata biblioteca e fototeca sono aperte alla comunità internazionale dei ricercatori. 

Sedi

Sedi

  • Kunsthistorisches Institut in Florenz
    Via Giuseppe Giusti 44
  • Casa Zuccari
    Via Giuseppe Giusti 49
  • Fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz
    Palazzo Grifoni Budini Gattai, Via dei Servi 51
Indicazioni stradali

Biblioteca del
Kunsthistorisches Institut
in Florenz

Via Giuseppe Giusti, 44
50121 Firenze

Telefono: 055 24911-1
Fax: 055 24911-55

Orari di apertura: 
Lun - Ven, 9.00 - 20.00

Fototeca del
Kunsthistorisches Institut
in Florenz

Palazzo Grifoni Budini Gattai
Via dei Servi 51
50122 Firenze

Telefono: 055 216707
Fax: 055 2676751

Orari di apertura: 
Lun - Ven, 10.00 - 19.00

Servizio tessere

La tessera di ammissione che permette l'accesso a Biblioteca e Fototeca può essere richiesta via e-mail.

Si prega di leggere prima le informazioni sul rilascio tessere e poi di inviare la domanda con il modulo compilato per il rilascio tessere e il modulo di sicurezza a tessere@khi.fi.it.

Rete wifi (eduroam)

eduroam è una rete wifi sicura messa a disposizione di tutti i collaboratori del Kunsthistorisches Institut in Florenz nonché di tutti gli utenti esterni della rete mondiale eduroam. L'autenticazione viene effettuata con i dati d'accesso delle istituzioni di appartenenza.

Per l'installazione sui vari apparecchi occorre utilizzare l'eduroam Configuration Assistant Tool (CAT). Il programma esegue automaticamente tutte le necessarie impostazioni per i diversi sistemi operativi (Windows, macOS, Linux, iOS e Android).

Palazzo Capponi-Incontri e Casa Rosselli

Le collezioni della biblioteca occupano i primi tre piani del complesso di Palazzo Capponi-Incontri e Casa Rosselli. Ai piani superiori si trovano gli uffici dei dipartimenti dei due direttori dell'Istituto. Le postazioni di lavoro per dottorande e dottorandi, così come per ricercatrici e i ricercatori post-dottorato, sono distribuite nell'intero edificio. Gli uffici dello staff della Biblioteca, della redazione delle Mitteilungen e dei gruppi di ricerca sono situati nei primi tre piani del palazzo.

Il palazzo fu costruito tra il 1825 e il 1830 sul sito del Convento della Pietà. Gino Capponi (1792-1876), commissionò i lavori del palazzo all'architetto Gaetano Baccani (1796-1867). L'edificio era destinato a una delle sue due figlie, alla morte della quale passò ai nipoti Lodovico e Carlo Incontri. I due fratelli vendettero l'ala sudorientale del palazzo alla famiglia Rosselli nel 1926. La parte dell'edificio rimasta in possesso della famiglia Incontri fu acquistata per l'Istituto nel 1961, nel 1972 avvenne l'acquisizione dell'attigua Casa Rosselli.

Casa Zuccari

Al piano terra e al primo piano di Casa Zuccari si trovano gli uffici dell'amministrazione, della coordinazione della ricerca e pubbliche relazioni, e del direttore emerito Max Seidel. La sala terrena è adibita a sala seminari con una capienza di ca. 25 persone. Al secondo piano è situato il laboratorio fotografico della Fototeca.

Casa Zuccari prende il nome dal pittore e teorico dell'arte Federico Zuccari (1540/1-1609), che nel 1577 acquistò la casa costruita da Andrea del Sarto (1486-1531). Zuccari ampliò l'abitazione, aggiunse un edificio adibito a bottega e decorò la sala terrena con un ciclo mitologico-allegorico. Dopo aver lasciato Firenze nel 1579, Zuccari vendette la casa a Giovan Battista Paggi nel 1602, il quale fu probabilmente il committente degli affreschi al piano superiore. L'edificio cambiò più volte proprietario e fu utilizzato come "casa d'artista", ad esempio da Carlo Dolce (1616–1686) e Baldassare Franceschini, detto Il Volterrano (1611–1689). Infine, nel 1987 Casa Zuccari fu acquistata per il Kunsthistorisches Institut in Florenz.

Palazzo Grifoni Budini Gattai

Palazzo Grifoni Budini Gattai ospita attualmente la Fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz. Il patrimonio fotografico della Fototeca è accessibile al piano nobile, mentre al piano terra si trovano uffici e collezioni speciali. Inoltre, al piano nobile è presente una sala per seminari con una capienza di ca. 45 persone, adibita agli eventi dell'Istituto.

Il palazzo fu commissionato da Ugolino Grifoni (1504-1576) a Bartolomeo Ammannati (1511-1592), e costruito nel 1561-1565 in uno degli angoli più prestigiosi della città. La facciata che guarda su Piazza Santissima Annunziata fu completata nel 1772. L'aspetto attuale degli interni, con l'elegante scalone monumentale e gli affreschi al piano nobile, risale alla famiglia Budini Gattai, che acquistò il palazzo nel 1890.

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